è che siamo abituati alle macerie
ai cadaveri calpestati di bestie
tanto da non intravedere gli avanzi
di ossa fraterne, tanto da macinare
–ancora e ancora-
L’origine ha steccati alti
quando decidi di lasciare agli altri
i rimpianti e non affolli i calici
di consolazione
avevi ragione: essere fragili
è un neo che si ingigantisce
sarà perché non voglio più vedere
avvoltoi planare sulle mie lacrime,
che le arterie rifuggono i tranelli
e così cresco come mi pare
non mi fermo e non mi volto
vado avanti nelle dimenticanze
testo selezionato per il poetico diario de Il segreto delle fragole, Edizioni Lietocolle 2012
Copyright di Francesca Coppola